Lettera imbarazzante all'interno di Facebook, il colosso social prende le distanze
Lettera imbarazzante all'interno di Facebook, il colosso social prende le distanze. 

Continua il momento no di Facebook. Dopo scandalo Cambridge Analytica, la società nelle ultime settimane ha subito un tracollo in Borsa ed è stata abbandonata da numerosi utenti. A lasciare la piattaforma anche nomi importanti della Silicon Valley come Elon Musk che ha cancellato le pagine di Tesla e SpaceX. Adesso però una nuova tegola: la pubblicazione di un documento interno dell’azienda sul popolare sito di news americano Buzzfeed getta nuove ombre sulla società e sul suo management. Facebook sta prendendo le distanze da questo documento, ma l'imbarazzo interno si somma a quello del grande pubblico.

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Facebook senza scrupoli, pur di continuare nel proprio risiko, pur di raggiungere i propri obiettivi globali?

E' il doppio dubbio mondiale, rafforzato da un fatto nuovo, una mail interna, un documento scottante e imbarazzante.

Il documento contestato risale al 2016 e secondo quanto rivelato da Buzzfeed è stato scritto dal vicepresidente del social Andrew Bosworth.

Il testo di questa "cosa" scritto dal top manager: "Tutto il lavoro che facciamo per la crescita è giustificato. Le pratiche discutibili per importare i contatti, il linguaggio sottile che aiuta gli utenti a essere cercati dagli amici. Forse a qualcuno costa la vita perché si espone ai bulli, forse qualcuno muore in un attacco terroristico coordinato sulla nostra piattaforma. Ma connettere le persone è il nostro imperativo".

Mark Zuckerberg ha immediatamente preso le distanze.

Le sue parole: "Non abbiamo mai creduto che il fine giustifichi i mezzi. Io e tante persone in Facebook siamo fortemente in disaccordo. Bosworth è un manager talentuoso che dice molte cose provocatorie". 

Nonostante le parole del guru Zuckerberg, secondo il sito americano The Verge, uno dei più autorevoli in campo tecnologico, numerosi dipendenti Facebook stanno usando la chat interna per condividere la propria preoccupazione sulla divulgazione del documento da parte dei media.

Lo stesso Bosworth, su Twitter, ha preso le distanze dal memorandum.

Le parole del manager:  "Non sono d'accordo e non lo ero neanche due anni fa quando l'ho scritto. Lo scopo era portare alla luce questioni che meritavano discussioni più ampie con la società".

Facebook però è ormai sotto assedio, dopo il duro colpo della divulgazione Cambridge Analytica: in tutto il mondo i garanti della privacy sono all’attacco per pretendere una svolta sul modo in cui i dati personali vengono utilizzati dall’azienda.

Eppure il business di Facebook si basa proprio sulla raccolta dei dati personali degli utenti e sulla loro profilazione al fine di vendere pubblicità targetizzata alle aziende.

Un giro di vite deciso in nome della privacy rischierebbe di minare alle fondamenta l’attività del colosso creato da Mark Zuckerberg; quindi, Facebook sarà costretta a rispettare regole più severe in tema di privacy? Nell'attesa è necessario porre una limitazione al far west attuale.

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FONTI:

Per il contenuto: Nuova tegola su Facebook: pubblicato documento inquietante scritto da un top manager, notizie.tiscali.it, Michael Pontrelli, 30 marzo 2018.

Per l'immagine: www.we-news.com

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Articolo scritto da:

Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).