
“La connessione a Internet è un diritto primario di ogni cittadino e il governo è al lavoro per garantirlo. La rete è al centro di questo cambiamento e non può più aspettare”. Lo ha affermato il ministro del Lavoro e dello sviluppo economico Luigi di Maio che ha ipotizzato “almeno mezz’ora” di connessione gratuita alla Rete al giorno, come incentivo alla cittadinanza digitale. Intervenuto all’Internet day alla Camera dei deputati, Di Maio pensa dunque a “uno Stato che fornisce la rete gratis mezz’ora al giorno per essere al centro del cambiamento”. Il governo è al lavoro per arrivare ad un “referendum propositivo senza quorum, attraverso la Rete, una cosa che deve diventare normalità”.
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"La connessione a internet diventi un diritto primario di ogni cittadino. Siamo al lavoro per tutelare questo diritto. Immagino uno Stato che interviene e fornisce gratuitamente una connessione a Internet di almeno mezz'ora al giorno a chi non può ancora permettersela": lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.
Tutto questo è accaduto all'Internet day, dove Di Maio ha sottolineato che "la rete è al centro del cambiamento e questo cambiamento non può più aspettare".
Di Maio si è opposto alla riforma del copyright proposta dall'Unione europea, la cosiddetta Link Tax, definendola "un grave pericolo", soprattutto a causa di "due articoli che potrebbero mettere il bavaglio alla rete".
"Ci opporremmo con tutte le nostre forze a partire dal Parlamento europeo" e, se la direttiva dovesse rimanere così com'è, "siamo anche disposti a non recepirla", ha detto il vicepremier.
Una posizione, quella del leader M5S, condivisa anche dal Garante della privacy Antonello Soro, secondo cui "c'è il rischio di una distorsione del sistema informativo che potrebbe cambiare la natura di Internet, perché affiderebbe le informazioni accessibili al gestore della piattaforma".
La rete, ha detto Di Maio intervenendo all'Internet day organizzato dall'Agi alla Camera e in un post poi pubblicato sul Blog delle stelle, "sta correndo un grave pericolo. Il pericolo arriva direttamente dall'Europa e si chiama riforma del copyright".
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La materia è controversa, proposta inizialmente dalla Commissione europea.
C'è il rischio di un bavaglio alla rete?
Si prevede infatti un diritto per gli editori, i grandi editori di giornali, di autorizzare o bloccare l'utilizzo digitale delle loro pubblicazioni introducendo anche una nuova remunerazione per l'editore, la cosiddetta link tax.
In poche parole, ha proseguito Di Maio, "quando noi condividiamo un articolo ed escono quelle tre o quattro righe al di sotto del link, ecco quelle tre o quattro righe verrebbero tassate".
Il secondo articolo "è perfino più pericoloso del primo, perché impone alle società che danno accesso a grandi quantità di dati di adottare misure per controllare tutti i contenuti caricati dagli utenti. Praticamente deleghiamo a delle multinazionali, che spesso nemmeno sono europee, il potere di decidere cosa debba essere o meno pubblicato. Cosa è giusto o sbagliato. Cosa i cittadini devono sapere e cosa non devono sapere. Se non è un bavaglio questo ditemi voi cos'è un bavaglio".
Il governo si opporrà, ha detto Di Maio
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FONTI:
Per il contenuto: Luigi Di Maio lancia "la mezz'ora gratis di internet per chi non può permettersela", huffingtonpost.it, 26 giugno 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).