
Riparliamone. Perchè questo successo? Perchè questa intensità, questo accanimento da parte di tutti? Nello scorso millennio, i Pokemon erano dei pupazzi. Sorridenti, intriganti, poi come tutte le cose della vita ebbene sì ono "passati di moda". Oggi invece...E' capitato a tutti: si vedono delle persone che usano il proprio iphone o smartphone come un volante e fendono il vuoto, mormorando strani nomi di strani personaggi. Sono loro, sono i fan della grande graduatoria mondiale di Pokemon Go. Una app che è diventata una mania. In assoluta controtendenza peraltro. Perchè in un mondo come tutti sappiamo affamato e assetato di denaro, la diffusione pandemica di Pokemon Go non prevede premi in denaro o graduatorie remunerative. E nemmeno notorietà, successo, fama. Perchè allora? Perchè catturare nell'aria Charizhard o Bulbasaur è così decisivo? Che futuro avremo, se due cinquantenni si avvicinano ad un Monumento ai Caduti di un comune di provincia e chiedono a un gruppetto di ragazzini educati e ben vestiti che giocano nelle vicinanze, se sanno chi siano i Caduti e si sentono rispondere che non è un Monumento ma che quella piccola area recintata attorno alla scultura è in realtà una "palestra in cui catturare i Pokemon"?
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L'obiettivo è catturarli tutti: ma catturare chi e per farne cosa?
Niente, per distrarsi, misurarsi, ottenere un risultato, che non porta denaro ma che aiuta a passare il tempo.
E' Pokemon Go, la app che trasforma l'aria che respiriamo e la realtà che abbiamo davanti ai nostri occhi in un enorme bacino di raccolta dei Pokemon.
Chi li cerca e li punta, li può anche evolvere e modificare, in base a due o tre tipologie di modificazione già presenti sull'atto di nascita del singolo Pokemon.
Quello che negli anni settanta era il rudimentale gioco del tennis con le due sbarre che si muovevano ai lati del televisore, quello che nei decenni successivi era diventato il solitario con le carte al personal computer in ufficio o nella propria abitazione nei lunghi pomeriggi di studio, oggi è solo ed esclusivamente Pokemon Go.
Una solenne, grande, distrazione: anche in auto, magari alla guida di una agile Smart.
Ma non solo: il senso è probabilmente da ricercarsi nella straordinaria possibilità che si ha di dare un nome al vuoto.
Abbiamo tutto e abbiamo conquistato tutto: però se con la telecamera del tuo cellulare puoi inquadrare, grazie ad una app, il buon Charmender, il tenero Jigglypuff, o il guizzante Squirtle, ecco che attorno a te non c'è più il vuoto, ma qualcosa che ti tiene compagnia, che ti mette in gara, che ti fa conquistare qualcosa.
La gratificazione in denaro non esiste, al massimo si conquistano le palestre, i luoghi dedicati ai combattimenti fra allenatori di Pokemon, e si riesce a rimediare qualche moneta virtuale spendibile poi nei PokeStop, negozi che questi sì si possono toccare finalmente con mano.
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Per capire bene di cosa stiamo parlando, quella dei Pokemon non è derubricabile a semplice mania del momento.
La sensazione è che ci si trovi di fronte a qualcosa di molto più radicato e stratificato, un fenomeno ormai strutturato nella psicologica di molte generazioni anche ben diverse e distanti fra loro.
Pokemon Go non è soltanto una app che ha ottenuto un premio, ma un fenomeno che sta sbaragliando, come numero di utenti, anche colossi social come Facebook e twitter.
La dinamica è la stessa che si scatenava fra i ragazzini degli anni Ottanta che giocavano con le figure, il celeberrimo celo celo manca.
Dalla figurina più rara, dal mitico Pizzaballa, siamo passati al Pokemon introvabile, all'oggetto del desiderio, insomma giocare non per guadagnare ma per distinguersi.
Il fatturato, i ricavi alle stelle, l'approdo in Borsa sono tutte le conseguenze di un successo planetario che non era assolutamente immaginabile.
Android, Apple Watch, Trivago, le piattaforme più disparate si contendono Pokemon Go. Anche Nintendo deve adeguarsi, rispetto alle sue proposte vecchie e nuove.
Ma attenzione agli smartphone di nuova generazione: avranno più successo quelli, anche Samsung oltre a Huawei, che garantiranno il maggior numero di ore di autonomia per la app Pokemon Go.
Il glorioso ma vecchio bridge è avvertito: le prossime serate a tema saranno a base di Pokemon Go...
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FONTI:
Per il contenuto: Pokemon Go è un successo senza fine, Panorama.it, 9 Settembre 2016.
Per l'immagine: www.We-News.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).