
Non solo un banale algoritmo. I sondaggi elettorali a 40 giorni dal voto orientano e influenzano le elezioni stesse? Ricordiamo che per fare un buon sondaggio bisogna rispettare una serie di criteri scientifici. Per esempio, un sondaggio è ritenuto affidabile se ha un margine di errore del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. Significa che ci devono essere il 95 per cento di possibilità che i risultati ottenuti dal sondaggio siano entro tre punti percentuali dal risultato finale del voto. Per riuscirci è necessario conoscere le opinioni di un campione, formato da almeno mille persone, che sia rappresentativo della popolazione che si vuole studiare.
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Il Centrodestra sta conquistando gli elettori sui principali temi della competizione: economia, tasse, sicurezza e immigrazione.
Nell'ultimo sondaggio realizzato da Ixè per l’Huffington la somma di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e la quarta gamba (Noi con l’Italia-Udc) arriva al 35,7%, conquistando 299 seggi alla Camera e 153 al Senato, e confermandosi la coalizione in testa alle intenzioni di voto.
A festeggiare è soprattutto Silvio Berlusconi, anche perché il suo partito è l’unico tra gli alleati a crescere ancora e si conferma leader della coalizione.
E gli altri? Rimane stabile poco sotto il 28%il Movimento 5 stelle, mentre continua la sua caduta nei sondaggi il Partito democratico, dato da Ixè al 22,3%, che dalle liste alleate racimola appena il 3,7%.
Un’altra conferma arriva dalla fiducia nei leader: Matteo Renzi è il meno amato con appena il 21%: primo invece Paolo Gentiloni seguito da Luigi Di Maio che riceve attestati di credibilità dal 27% degli intervistati.
Cosa significa tutto questo? Che dopo un avvio di campagna in cui Centrodestra e Centrosinistra attaccavano i Cinque Stelle, adesso saranno grillini, renziani e bersaniani ad attaccare il Centrodestra?
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In ogni caso, stando all'ultimissimo sondaggio, Forza Italia prosegue la sua crescita, cominciata per Ixé nel giugno scorso, e si attesta al 17,4% nelle intenzioni di voto: si allarga la forbice con la Lega, in leggero declino all’11,3%.
Lo stesso partito di Giorgia Meloni ha fermato la sua ascesa sotto i 5 punti percentuali (4,5%), ma nel suo complesso lo schieramento di Centrodestra convince buona parte dell’opinione pubblica.
È considerato il più credibile dal 38% degli intervistati sui temi che riguardano economia e sviluppo, contro il 26% del centrosinistra e il 25% del Movimento.
Situazione simile anche per quanto riguarda le tasse (rispettivamente 36% contro 28 e 26 punti percentuali), ma Berlusconi, Salvini e Meloni la fanno da padroni soprattutto su sicurezza e immigrazione, conquistando la fiducia del 44 e del 42% degli intervistati.
L’unico argomento tra i selezionati in cui viene considerato più credibile il Movimento 5 Stelle è il sostegno al reddito delle persone: la politica M5s sul tema piace al 35% degli intervistati, il Centrodestra è al 29% e il centrosinistra è al 26%.
Il 4 marzo è ancora lontano, ma le indicazioni dell'ultima decade di gennaio sono destinate ad avere un loro peso.
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FONTI:
Per il contenuto: Sondaggi, centrodestra sopra 35% con primato di credibilità. M5s unico argine. Il Pd crolla al 22,3% insieme a Renzi, ilfattoquotidiano.it, 21 gennaio 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).